Sabato 20 dicembre i Diavoli dovranno vedersela in trasferta con la Molinese prima della sosta per le feste natalizie. La gara si giocherà ad Empoli perché l’impianto di Molina di Quosa è stato chiuso dall’ASL di Pisa, una situazione che potrebbe sembrare non del tutto negativa per i vicentini che hanno molto sofferto lo scorso anno la pista della Molinese e il clima “caldo” e anche troppo appassionato dei suoi tifosi.
La gara, indipendentemente dalla pista, sarà comunque molto difficile, perché gli avversari sono squadra ostica e molto grintosa, abituati a lottare su ogni disco e con una carica agonistica molto forte. Inoltre arrivano dalla sconfitta in trasferta a Cittadella per 6-2 e vorranno trovare pronto riscatto tentando il tutto per tutto per fermare e raggiungere in classifica i vicentini, avanti di tre lunghezze a quota 15.
Per i Diavoli il periodo è positivo visto che, dopo la sconfitta in casa proprio con il Cittadella, hanno inanellato tre vittorie di fila contro Verona, Polet Trieste e, la scorsa settimana, Monleale.
Sulla pista di casa contro Monleale è finita 3-1, una vittoria che ha fatto balzare la formazione di coach Roffo al terzo posto in classifica a 15 punti, alle spalle di Milano, fermato sul pari dai Vipers, e del Cittadella.
“Sabato abbiamo una partita molto impegnativa, contro una delle squadre che ha più ritmo in assoluto – ha dichiarato coach Luca Roffo. – Come contro Monleale e Verona se vogliamo avere speranze avremo bisogno di una bella prestazione da parte di tutti”.
– Quali saranno le armi vincenti per contrastare la Molinese?
“Sono due settimane che lavoriamo su ritmo e reattività, ma ancora i risultati non sono soddisfacenti, contro la Molinese non ci sarà pace, é un avversario che non ti molla un centimetro e se vorremo provare a imporci dovremo aumentare la nostra reattività in campo”.
– Si gioca a Empoli.
“La pista é molto difficile, molti non hanno mai giocato a Empoli e i primi minuti saranno problematici. Sabato saranno tutti disponibili, abbiamo bisogno della freschezza dei giovani e dell’esperienza dei più “vecchietti”. Sarà una battaglia… ma a noi piace così!”.