2022/2023 News Serie A1 — 16 giugno 2023

(foto Serena Fantini) –    

Nicola Frigo, attaccante biancorosso, che all’occorrenza ha vestito i panni anche del difensore nelle sue sei stagioni con la maglia dei Diavoli, ha sempre dimostrato di essere una garanzia in campo e fuori, di avere passione, determinazione, fiuto del gol e una volontà di ferro che lo porta a dare il cento per cento in ogni gara. In questa stagione ha giocato meno rispetto agli anni scorsi, ma ogni volta che è stato chiamato in causa si è fatto sempre trovare pronto e ha dato il massimo per contribuire a far raggiungere importanti risultati alla squadra, come la vittoria dello scudetto a Milano.

“Una grande gioia – ammette Nicola Frigo. – A cui è seguita una settimana di festa. Però è difficile fare un bilancio di questa stagione: abbiamo perso due coppe e abbiamo vinto lo scudetto, ma potevamo fare qualcosa di più, soprattutto in Coppa Italia. E’ anche vero che una partita come quella nove su dieci la vinci e che è partita proprio da lì una svolta che ci ha portato ad avere maggiore consapevolezza nelle nostre capacità, ma resta un po’ l’amaro in bocca. Con le premesse e gli obiettivi di inizio stagione ci aspettavamo tutti qualcosa di più, ma come sempre non bastano gli intenti e i pronostici, le vittorie devono arrivare sul campo. Nel finale abbiamo in parte recuperato la delusione ed è vero che nella partite secche, come Supercoppa e Coppa Italia, può succedere di tutto, mentre nella serie di solito esce il migliore. In una partita secca se fai un paio di errori è difficile rimetterla in piedi, nella serie dopo una sconfitta puoi rifarti. Quest’anno forse ci è mancata un po’ di cattiveria nelle partite secche. La mentalità c’era, ma sono stati momenti, dettagli, episodi che hanno fatto la differenza. Alla fine però abbiamo conquistato il trofeo più importante. Peccato poi per l’Eurolega, potevamo avere buone possibilità e giocarcela”.
– Dopo il bilancio della squadra, qual è il tuo bilancio personale?
“E’ ancora più difficile da fare. E’ stata una stagione diversa dalle solite, ho giocato un po’ meno, ma ho sempre cercato di dare il massimo e di fare il meglio possibile. Forse anch’io potevo fare qualcosa di più, ma è anche difficile entrare e fare bene. Io ho aspettato il mio momento e ho sempre cercato di dare il cento per cento per la squadra”.
– I tuoi compagni hanno detto che la forza di questa squadra è stata il gruppo, condividi?
“Sicuramente ha fatto la differenza. E’ stata infatti una reazione del gruppo che ha portato alla vittoria. All’inizio dovevamo crescere, forse siamo stati un po’ altalenanti, era un po’ un problema mentale soprattutto con Milano, visto che alla fine è sempre una lotta fra noi e loro. Ecco con loro è mancata una consapevolezza maggiore che è scattata proprio dalle sconfitte”.
– Con tuo fratello Michele sei uno dei “vecchi” in maglia Diavoli, cosa pensi per il futuro?
“Sentirò i programmi della società e del nostro d.s. Noi siamo arrivati sei anni fa, dopo un campionato molto difficile e una stagione dura. Da quel momento è stato un crescendo continuo, con la vittoria dei primi trofei e tanti successi. Poteva andare anche meglio, si potevano vincere più titoli, ma in generale è andata bene. Già il primo anno c’è stata la svolta, ma è stato poi un crescendo continuo non solo della squadra, ma di tutta la famiglia dei Diavoli: società, staff, organizzazione. Oggi scegliere di venire a Vicenza e giocare nei Diavoli è più facile e una proposta dai Diavoli fa sicuramente onore”.
– Hai una dedica per la vittoria dello scudetto?
“Lo dedico a tutta la famiglia dei Diavoli, a chi lavora con noi e per noi, ai nostri tifosi che soprattutto nei momenti decisivi si sono fatti sentire, penso alla Coppa Italia in casa, ai play off”.
– Il tuo futuro lo vedi sempre con tuo fratello Michele?
“Mi piacerebbe, anche se la nostra situazione è diversa. Lui se la gioca con un altro, io con altri 13. In ogni caso a me basta sapere di potermela giocare perché mi piace giocare, poi naturalmente aiuto e cerco di dare il mio supporto anche fuori dal campo, ma vedermi fuori faccio fatica”.
– E a breve termine, ci saranno un po’ di ferie?
“Anche per quelle se ne parla più avanti. Eravamo stati inseriti, sia io che Michele, nel gruppo della nazionale per le selezioni per gli Europei. Una cosa che mi ha fatto molto piacere e che non mi aspettavo assolutamente dopo questa stagione. Purtroppo però ho dovuto rinunciare. In ogni caso ferie più avanti e per il futuro si vedrà”.

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