Prosegue la rubrica “Distanti, ma uniti con i Diavoli” con uno dei personaggi storici di casa biancorossa, Fabrizio Maran, vicentino, cresciuto con i Diavoli, contribuendo alle promozioni fino a quella del 2004 nella massima serie, e “diavolo” da sempre….e per sempre!

Fabrizio, dopo tanti anni in pista nella stagione 2019/2020, per scelta tecnica e di conteggio dei punti ha appeso i pattini al chiodo, ma è rimasto a dare il suo prezioso contributo in panchina affiancando coach Angelo Roffo, in spogliatoio per tenere unito il gruppo, e anche proseguendo l’esperienza di allenatore del settore giovanile.

E vediamo come ha trascorso questo periodo di emergenza: “Io sto bene, ho sempre lavorato, tranne una settimana in cui siamo rimasti chiusi – ha spiegato Maran, – ma poi abbiamo subito ripreso perché l’azienda in cui lavoro rientra fra le attività necessarie. Al lavoro siamo sempre stati attenti e in sicurezza, ma sono contento di essere sempre andato. Nella settimana a casa ho fatto un po’ di lavoretti, ma meglio andare al lavoro”.
– Da qualche giorno ormai è anche ufficiale la chiusura della stagione 2019/2020.
“Purtroppo è stato brutto finire la stagione così. Speravamo di poter finire in qualche modo, anche se la situazione è comunque difficile e la scelta comprensibile visti i rischi, ma dopo sei mesi di gran lavoro, di impegno da parte di società, sponsor e tutti coloro che collaborano per la buona riuscita della nostra attività è veramente un peccato”.
– Con i compagni sei in contatto?
“Ci sentiamo nel gruppo, poi sento il mio “compaesano” Delfino (entrambi abitano a Costabissara) e anche Ustignani. Se le condizioni migliorano e le disposizioni lo permetteranno potremo magari allenarci un po’ insieme, anche se cerco di allenarmi ogni giorno, nonostante il lavoro”.
– E i tuoi ragazzi del settore giovanile come stanno?
“Per il settore giovanile non sono ancora state prese delle decisioni ufficiali. Con i ragazzi ci sentiamo nei gruppi e abbiamo dato indicazioni di fare qualcosa a casa. Più di recente abbiamo anche inviato un programma da seguire con schede scritte e un paio di video. Vorrebbero tutti riprendere, ma bisognerà vedere come evolve la situazione”.
– Dopo il lavoro, come ti organizzi il tempo libero targato Covid-19?
“Il tempo libero è poco, ma la sera un po’ mi alleno, poi leggo, guardo qualche serie Tv e gioco con la Play station e a carte on line. E poi adesso che si può cominciare a fare qualche attività all’aperto andrò a fare qualche corsetta”.
– Hai un messaggio per i tuoi compagni e per i ragazzi delle giovanili?
“Spero che stiano tutti bene, che questa situazione passi  presto e mi auguro di poter tornare tutti insieme in pista  a divertirci e a fare ciò che amiamo”.