Le Devil Girls Vicenza scrivono la storia e approdano con ampio merito alla loro prima finale scudetto. A farne le spese è Torre Pellice, sconfitta per 3-1, a cui però va dato atto di aver giocato alla grande mantenendo in bilico il risultato per tutta la partita.

Che la sfida sia ostica lo si capisce fin da subito: bastano tre secondi di gioco a Fiorese per testare i riflessi di Brisinello, che si allunga bene sulla destra e respinge la conclusione della #3. Le vicentine tentano di mantenere il pallino del gioco, ma la prima occasione degna di nota se la crea Speranza in solitaria con la sua solita serpentina, senza però trovare il guizzo decisivo.
Con il passare dei minuti le Devil Girls aumentano la pressione offensiva, ma non riescono ad essere incisive. Risultano infatti sterili le conclusioni di Speranza, Bernardelli e Abrati, con l’ottima Belli a gestire con sicurezza la porta.
Come spesso è accaduto nelle scorse stagioni, quando la partita è difficile da sbloccare entra in gioco la premiata ditta Speranza-Campo Bagatin: grande assist della seconda per la nativa di Trieste, che questa volta non si fa ipnotizzare da Belli e infila il disco alle sue spalle. Dopo 18 minuti di tensione le vicentine e il pubblico di casa si lasciano andare ad un’esultanza liberatoria.
Speranza potrebbe raddoppiare subito dopo, ma questa volta si divora la rete tutta sola davanti a Belli. Le piemontesi faticano a reagire e incappano in una doppia penalità, che permette di conseguenza una doppia superiorità numerica per le vicentine. Il 2-0 non tarda ad arrivare: Vicenza fa girare il disco e libera Abrati al tiro, la quale si catapulta sulla respinta e con un rimpallo piuttosto fortuito riesce a capitalizzare il power-play con soli 16 secondi da giocare nella prima frazione di gioco.

Si va così all’intervallo con il parziale di 2-0 per Vicenza.

Le Devil Girls hanno la possibilità di iniziare la seconda metà di gara con il cosiddetto “uomo in più”, ma non riescono ad arrotondare ulteriormente il risultato.
Dopo un paio di minuti le bianco-rosse hanno un’ulteriore occasione di power-play dopo il fallo di Iacomuzio; Belli si dimostra ancora una volta portiere di ottimo livello e “fa muro” su tutti i tentativi scagliati da Toffano, Cossalter e Abrati.
Dall’altra parte, appena dopo essere ritornate al completo, Torre Pellice si dimostra cinica e dimezza lo svantaggio un po’ a sorpresa: Fiorese approfitta di una disattenzione difensiva e fulmina Brisinello sul secondo palo, riaprendo il match.
Vicenza, colpita nell’orgoglio, reagisce con forza e ritrova subito il doppio vantaggio, ancora una volta con Speranza, la quale approfitta del traffico davanti a Belli e insacca nell’angolo alto alla sinistra di Belli.

Torre Pellice accusa il colpo e nei restanti tredici minuti le Devil Girls non concedono più nulla, rischiando anche di calare il poker in almeno tre occasioni. La gara sfila così via liscia fino alla seconda sirena che significa solo una cosa: è FINALE!

La sfida decisiva si terrà domenica 5 giugno alle ore 18.30 presso il palazzetto di Legnaro. L’avversaria, a sorpresa, sarà Civitavecchia, grazie ad una gran vittoria all’overtime contro le campionesse uscenti del Verona, che vedono così sfumare le possibilità di replicare il titolo.

“Penso che Torre Pellice sia una buona squadra che gioca un gioco molto fisico e sapevamo che sarebbe stata dura, ma siamo riuscite a sfruttare le occasioni che ci hanno dato per segnare – ha dichiarato a fine gara Floh Abrati, giocatrice e allenatrice delle Devil Girls. – Entrambe le squadre avrebbero potuto segnare più gol, noi abbiamo creato tante occasioni, ma il loro portiere ha fatto un buon lavoro e non ci ha reso le cose facili, da parte nostra anche Giulia ha fatto il suo lavoro che ci ha aiutato ad essere più offensivi”.
– E come valuti la tua prestazione?
“Cerco sempre di fare ciò che sarà più utile per la squadra e penso che tutti abbiamo fatto ciò che doveva essere fatto per vincere”.
– Come allenatore, come ti senti a portare le ragazze alla finale per lo scudetto?
“Sono super felice ed emozionata per la crescita di ogni giocatore, è un traguardo che è stato possibile solo con l’aiuto di tutti i membri della squadra, ma non è finita, ora abbiamo l’ultima partita contro una squadra davvero forte e spero possiamo continuare a dare il 120% per ottenere un’ultima vittoria”.

(Articolo e cronaca di Giovanni Milan – Intervista di Tommaso Faedo)