Antonio Bellinaso, 28 anni, giocatore nei Diavoli Vicenza fin dall’infanzia, bandiera storica della squadra e dal 2010 anche assistente capitano. In campo si contraddistingue per la sue abilità difensive e tattiche. Sempre pronto a motivare la squadra, mantenendo alto l’umore, e anche a tranquillizzare gli animi con le sue capacità diplomatiche.
Conosciamolo meglio.

Nome: Antonio Bellinaso
Soprannome: Tony
Ruolo: difensore
Numero maglia: 5
Perché il numero 5: È il numero di mio papà quando giocava a hockey.
Come è nata la passione per l’hockey: È una passione di famiglia, da cosa nasce cosa: il papà era appassionato di hockey, mio fratello si è appassionato all’hockey, io mi sono appassionato all’hockey e mia mamma ha dovuto accettare l’hockey.  
A che età hai iniziato: A pattinare fin da subito, a 4-5 anni; a giocare a hockey un po’ più tardi, verso i 10 anni, quando sono nate le prime squadre a Vicenza.
Prima partita in serie A: Sinceramente non me la ricordo, è stato tanto tempo fa.
Una partita che ricordi: La prima partita vinta con l’Asiago Vipers, 4 a 3 con gol all’over-time di Max Ansoldi, nel 2008 o 2007 mi sembra…
Da quando giochi con i Diavoli Vicenza: Da sempre, da quando i Diavoli Vicenza sono nati. Sono una piccola bandiera, ancora non troppo vecchio, anche se in termini di presenze sono sicuramente tra i più “vecchi” della squadra.
Cosa ti piace di questa squadra: Il carattere, sicuramente. È una squadra con molta grinta, che non molla mai e dà sempre il 100% in quello che fa, nonostante le difficoltà.
Compagno con cui ti trovi meglio: Diciamo che nella linea in cui gioco mi trovo bene con tutti, ottimo feeling con “Tiracca” (anche detto, Mattia Bettello), ma di sicuro il mio punto di riferimento è “Pozzi” (anche detto, Filippo Pozzan), mio compagno di linea fin dagli esordi.
Ricordo più bello con i Diavoli: Ce ne sono tanti…forse la semifinale nel 2012 con il Monleale e il passaggio in finale per la seconda volta nella storia.
Come avete festeggiato: I festeggiamenti sono durati poco, in quanto si doveva già pensare alla finale con il Milano la settimana successiva e sapevamo che non sarebbe stata un’impresa facile. Ci speravamo, ma alla fine non è andata come volevamo.
Cosa ti fa arrabbiare in campo: I miei errori o qualcosa che non riesco a fare. Sono molto critico nei miei confronti.
I tuoi riti portafortuna prima della partita: Ne ho tanti, non uno specifico. Faccio sempre le stesse cose, ho una routine che ormai è più un’abitudine che un rito e mi aiuta a scandire bene il tempo che abbiamo a disposizione per il riscaldamento, per esempio.
Fai più goal o falli: Risposta facile…diciamo che non sono ancora riuscito a fare così pochi falli!!!
Fuori dalla pista qual è il tuo impiego: Lavoro come ingegnere presso una grande azienda.
Fidanzato: si
Hobby: Leggere, ascoltare musica, viaggiare e la montagna.
Film preferito: Forrest Gump
Che musica ascolti: Bruce Springsteen e più in generale rock’n’roll.
Ultimo viaggio: Germania e Francia, in particolare Parigi.
Tre aggettivi per definirti: riflessivo, razionale e diplomatico. Un po’ meno razionale in partita!
Dì qualcosa ai tuoi compagni e a tutti i tifosi dei Diavoli: Credeteci e crediamoci sempre, anche nelle difficoltà, e poniamoci obiettivi ambiziosi senza paura!

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