2017/2018 News Serie A1 — 02 ottobre 2017

Mc Control Diavoli Vicenza passa il turno eliminatorio di Coppa FISR che si è svolto questo weekend a Padova e stacca il biglietto per accedere alla Final Four che si svolgerà il 28 e 29 ottobre in cui troverà Milano, Cittadella e Monleale.

I vicentini, forti di una prima linea tutta slovena con Zerdin, Simsic, Loncar e Sotlar, hanno chiuso a punteggio massimo il girone A sabato, battendo per 4-3 Verona e per 4-1 Padova, in semifinale hanno eliminato Ferrara con il risultato di 8-3 e nella finale, dove hanno ritrovato i gialloblu guidati dall’ex coach Corso, hanno vinto per 7-5, al termine però di una gara molto incerta e combattuta. Il risultato, infatti, non è stato mai scontato e la gara è stata ricca di emozioni: protagonisti sicuramenti gli stranieri di Vicenza, ma gran lavoro della seconda linea e di chi è stato chiamato in pista nelle partite contro Padova e Ferrara.

Molte le aspettative e le attese di vedere la formazione biancorossa in pista, dopo i molti cambiamenti di quest’estate e l’arrivo in biancorosso di ben 11 giocatori nuovi. E in questi due giorni di fase eliminatoria si sono visti tanti segnali positivi in casa Diavoli, anche se c’è ancora molto da lavorare soprattutto sul piano dello spogliatoio e del gruppo, ma anche sul giocare da squadra. Sicuramente ci vorrà tempo per dar modo ai nuovi arrivi di integrarsi e per fare in modo che oltre alla qualità dei singoli emerga la sintonia e il gioco di squadra. I Diavoli hanno messo a segno 23 reti totali nelle quattro partite disputate, di cui ben 20 sono stati realizzate dagli sloveni, due portano la firma di capitan Luca Roffo e una di Filippo Pozzan.

“Ho segnato l’ottavo e ultimo gol nella semifinale contro Ferrara e sono molto contento – ha dichiarato Filippo Pozzan, attaccante dei Diavoli, al termine della finale. – E’ un gol molto cercato perché così posso dire che c’è anche la mia firma in questa fase eliminatoria e poi è un gol dedicato ad una persona speciale”.
– Un risultato importante, come da pronostico.
“Sulla carta, insieme a Verona, eravamo fra le più accreditate per vincere, con l’incognita però di vedere come avremmo giocato con tutti i nuovi e dopo aver avuto solo un allenamento per provare tutti insieme. E’ stata vincente l’idea di mantenere in un’unica linea insieme gli sloveni e di modificare le linee “italiane” in base alle necessità”.
– La squadra ha giocato soprattutto a due linee.
“Si è giocato a due linee le sfide clou, ovvero la prima gara contro Verona e la finale sempre contro i veronesi. Mentre nelle altre due gare, con Padova e Ferrara, ha trovato spezio per qualche cambio anche la terza linea. Sicuramente viene richiesto un po’ di sacrificio ai due che restano fuori, ma a certi livelli ci sta di dover fare qualche sacrificio e siamo abbastanza adulti per capirlo. Diciamo anche che poter avere più scelta e più giocatori, anche in caso di infortunio o di assenze, è un vantaggio. Poi sicuramente nel corso della stagione ci sarà spazio per tutti”.
– Che impressione hanno fatto gli stranieri?
“Tre su quattro già li conoscevo e quindi sapevo il valore di ciascuno. Sono comunque rimasto sorpreso di come per loro sembri tutto semplice in pista. A Sotlar ho detto che è bello vederlo con la maglia dei Diavoli e non doverlo rincorrere. E’ stata una sorpresa vedere anche la loro voglia di integrarsi, senza fare le primedonne, ma con la volontà di far tutti parte di un gruppo e questo non era scontato. Speriamo che veramente si possa creare un buon clima e una buona intesa fra tutti.”
– La stagione per i Diavoli è iniziata con il piede giusto.

“Si anche se sappiamo che c’è molto da lavorare per far crescere soprattutto il gruppo “di casa” perché non possiamo contare sempre sugli stranieri”.
– A fine mese quindi Vicenza si troverà in Final Four con Milano, Cittadella e Monleale.
“Il livello si alza, ma prima della Final Four abbiamo un paio di partite per trovarci e dovremo poter lavorare qualche momento tutti insieme perché sarà sicuramente più impegnativo. Sarà importante quindi, oltre ai singoli, veder crescere tutta la squadra, anche per dar maggior respiro ai nostri giocatori di punta”.

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