Luca Roffo, 33 anni, attaccante e capitano dei Diavoli Vicenza, ha concluso quest’anno anche la sua prima stagione come allenatore della squadra. Ha aggiunto così ai suoi già numerosi titoli e onori (ma anche oneri) quello di “coach” e, nonostante sia stato un compito parecchio impegnativo, Luca si dichiara soddisfattissimo dell’esperienza e pronto a ripeterla il prossimo anno (con il benestare della società, naturalmente).
Luca Roffo, pur non essendo cresciuto tra le fila dei giovani Diavoletti, rappresenta oramai uno dei suoi giocatori più consolidati, un vero e proprio “senatore”, che in campo si impone per la sua ricchissima esperienza acquisita sia nell’hockey inline sia nell’hockey ghiaccio. Nel panorama italiano, è conosciuto per le sue eccezionali capacità, che lo hanno portato diverse volte ad indossare la maglia della nazionale, ma siamo sicuri di conoscerlo nella vita di tutti i giorni? A voi l’ardua sentenza.

Nome: Luca Roffo

Soprannome: Sberla, ma è un soprannome conosciuto a pochi, perché mi è stato dato molto tempo fa, non ricordo da chi. Non ha un significato particolare, è scherzoso e deriva da un personaggio del telefilm “A-team”.

Ruolo: Attaccante

Numero maglia: 23

Perché il numero 23: Il mio numero, contrariamente a quello che si può pensare, non ha un vero e proprio motivo. Semplicemente è il numero che ho sempre avuto fin da quando gioco nella categoria senior (eccetto un’unica stagione durante la quale ho avuto il numero 19), e mi ci sono affezionato. Infatti, lo uso anche in altri sport.

Come è nata la passione per l’hockey: Nasce da una passione di famiglia, di mio papà. È stato lui che mi ha trascinato a Cerreto Laghi, in provincia di Reggio Emilia, dove ho iniziato prima a pattinare sul ghiaccio e poi a giocare a hockey. Io, infatti, arrivavo dal mare (sono nato a La Spezia) e l’hockey non era minimamente nei miei pensieri!

A che età hai iniziato: Ho iniziato a pattinare a 3 anni e già a 4 anni giocavo.

Prima partita in serie A1: Non mi ricordo la mia prima partita in serie A1 di hockey inline, ma sono sicuro che sia stata prima che avessi compiuto 15 anni perché mio papà ha dovuto firmare per dare il consenso. In realtà, ho esordito nella massima serie prima nell’hockey inline e solo dopo sul ghiaccio, nella stagione 1998-1999 mi sembra.

Una partita che ricordi: Sicuramente la finale dei mondiali di hockey inline a Roccaraso (L’Aquila) nel 2011, giocata contro la Repubblica Ceca. In quell’occasione abbiamo veramente sfiorato di vincere i mondiali…purtroppo non è andata! Mi ricordo bene anche la finale dei World Games in Colombia, giocata contro Stati Uniti e, se non sbaglio, entrambe sono finite con punteggio 3-2 per gli avversari…proprio un risultato sfortunato!

Da quando giochi con i Diavoli Vicenza: Dal 2007.

Cosa ti piace di questa squadra: Il gruppo è certamente uno degli aspetti migliori della squadra, ma anche la società si è rivelata molto solida e, nonostante le mille difficoltà, riesce ogni anno a creare una bella squadra, che riesce a raggiungere sempre ottimi risultati.

Compagno con cui ti trovi meglio: Mm, difficile dirlo…mi trovo bene con tutti e sono amico con tutti! Però posso dirti chi è il mio acerrimo nemico (e ride): Filippo Pozzan, che riesce sempre a battermi quando andiamo a correre con la squadra sui go-kart, ma prima o poi mi prenderò la mia rivincita!!!

Ricordo più bello con i Diavoli: La finale contro i Vipers giocata all’Odegar, di Asiago, alla fine della stagione 2008-2009. Mi ricordo che c’era un sacco di gente, venuta per vederci ed è stato veramente emozionante. Mi ricordo che una partita l’abbiamo persa malamente, un’altra era stata molto combattuta, ma purtroppo poi abbiamo perso in casa ai rigori.

Come avete festeggiato: Purtroppo non era andata bene, quindi non abbiamo festeggiato granché! Però bisogna dire che tutti gli anni, a fine stagione, si festeggia lo stesso e ci divertiamo sempre tanto, grazie anche al bel gruppo che si è creato con tutti i compagni di squadra!

Cosa ti fa arrabbiare in campo: Gli arbitri! Mi piacerebbe che fossero più equilibrati nelle loro decisioni e che, piuttosto di lasciar correre qualche fallo, li fischino tutti, dal primo all’ultimo, in modo da non creare tensioni e nervosismi in campo che possono sfociare in azioni ancora più dure.

I tuoi riti portafortuna prima della partita: Eh, diciamo che sono proprio maniaco in queste cose e sono molto superstizioso. Ho una mia routine fin dall’inizio della stagione, faccio sempre le stesse cose, cerco addirittura di parcheggiare nei soliti posti… Insomma, ne ho di tutti i colori e guai a scombinare qualcosa delle mie abitudini!

Fai più goal o falli: Spero gol, nonostante i tanti falli!!

Fuori dalla pista qual è il tuo impiego: Lavoro nell’azienda di mio padre, che si occupa della gestione impianti sportivi.

Fidanzato: Sì, con Carrie e sono molto felice con lei. Anzi, la voglio ringraziare per tutti gli esaurimenti che deve sopportare e, soprattutto, per tutte le volte che mi aspetta fuori dallo spogliatoio a fine partita, dato che sono notoriamente il più lento del campionato a fare la doccia!!!

Hobby: Mi piace andare in bici e giocare con la Play-Station, con la quale sono fortissimo e devo ancora trovare chi riesce a battermi!

Film preferito: Il primo film della serie di “Die hard”.

Che musica ascolti: Mi piace molto J-Ax, i Four Fighters e i Negrita.

Ultimo viaggio: A Parigi.

Tre aggettivi per definirti: Pigro, troppo altruista, ritardatario e aggiungerei anche goloso!

Dì qualcosa ai tuoi compagni e a tutti i tifosi dei Diavoli: Adesso che la stagione è finita, voglio dire ai miei compagni di divertirsi perché fra qualche mese dovremmo già rimetterci al lavoro e sarà un duro lavoro! Inoltre, ringrazio i tifosi, che quest’anno ci hanno dato una marcia in più e, infine, forza diavoli sempre!

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